...e la crisi di una futura bibliotecaria.
Sono sempre più scoraggiata, soprattutto dopo aver visto cosa offrono le altre università italiane in materia di beni librari: Roma, Pavia, ma soprattutto Venezia, hanno una laurea magistrale splendida per proseguire il mio corso di studi. Professori eccellenti, materie molto interessanti che solo dal titolo ti fanno venire voglia di studiarle...
E la mia domanda è: perchè qui a Torino e in Piemonte abbiamo UN solo professore? è impossibile fare un corso specialistico... Una vera delusione.
Ieri ho frequentato la seconda lezione del terzo ed ultimo corso caratterizzante: Gestione informatica degli archivi e delle biblioteche. Ancora non ho capito cosa vuol dire. Il professore non è un professore (non sa neanche quali libri darci da studiare), ma è un professionista del settore in quanto è a capo di un grosso polo di biblioteche in Lombardia.
Durante la prima lezione abbiamo parlato della crisi della biblioteca. Crisi che c'è da molti anni ormai. Questo perchè le biblioteche non hanno saputo attirare (e mantenere) gli utenti, nel corso di questi anni.
E' quantomai vero ciò che ha detto il professore: per quanto il prestito dei libri sia gratis, andare in biblioteca comporta comunque un costo per l'utente (uscire, prendere la macchina e usare benzina, aspettare l'autobus, fare la fila in biblioteca, cercare il libro o prenotarlo se non c'è, ricordasi di restituirlo e andare di nuovo...).
Un'altra cosa che trovo non funzioni nelle biblioteche credo sia la gestione delle novità. Se in biblioteca potessimo trovare un libro una settimana dopo la sua uscita (e già sono buona) sarebbe un grosso incentivo per l'utente perchè è importante avere una biblioteca aggiornata e soprattutto vicina alla realtà. E' molto giusto ciò che ha detto il professore: nell'ingresso della biblioteca o si espongono le novità oppure si espongono dei libri tutti affini ad un tema attuale, ad esempio, la crisi, oppure la festa delle donne, per capire com'è nata... Certo bisognerebbe avere bibliotecari che sanno fare questo lavoro e ne hanno voglia.
Ed ancora, acquistare libri, cd, dvd, riviste in biblioteca. Io lo trovo davvero sensato. Anche perchè in questo modo le biblioteche ci guadagnano qualcosa, visto che comprano i libri ad un prezzo basso, lo rivendono comunque con un minimo di sconto sul prezzo di copertina e sia la biblioteca che l'utente ne traggono vantaggio.
Tra le idee più assurde (secondo me) proposte dal professore, c'è il prestito di opere d'arte. Intendiamoci: riproduzioni, comunque ben fatte, di quelle numerate. Ci ha raccontato che in America già lo fanno e dei suoi amici decoravano le pareti di casa con queste opere per poi cambiarle ogni tot, quando scadeva il prestito.
Oppure creare delle sale musicali dove i giovani possano esercitarsi. Ma anche mettere una tastiera in biblioteca in modo che l'utente possa esercitarsi con le cuffie ed ogni tanto far ascoltare 10-15 minuti agli altri utenti.
Vendere biglietti del cinema, concerti, teatro.
Inserire dei punti di ristoro.
Per non parlare di servizi di animazione per bambini e ragazzi, sale gioco, sale ritrovo...
Ed ancora, simili ai servizi di reference, consigli di busyness information per le aziende (ad esempio per aiutarle a inserirsi sul territorio ricercando fiere, ecc), servizi o consulenze sulla Pubblica Amministrazione...
E a questo punto perchè non permettere anche il prestito di videogames? (questo lo suggerisco io...)
...E chi più ne ha più ne metta! Io ho pensato: a questo punto perchè non fare anche la spesa in biblioteca?? Del resto al supermercato si possono comprare i libri!
Non credo di avere un'idea troppo tradizionalista della biblioteca, ma continuo a pensare che in biblioteca io devo poter trovare i libri prima di tutto.
Altrimenti, bisogna cambiare nome. Si potrebbe creare un complesso di edifici o un edificio molto grande con sale ben differenziate ed uno di questi spazi potrebbe continuare a chiamarsi biblioteca.
Ma la domanda principale che mi sono posta è stata questa: tutti questi servizi chi dovrebbe svolgerli? Il bibliotecario? Per il mio professore sì.
Ed io sostengo di NO. Non è possibile che il bibliotecario sappia catalogare, possa dare consigli di reference ed anche busyness information od occuparsi di fare l'asilo nido ai bambini di 3 anni. Ci vogliono figure professionali ben differenziate. E quindi nuove assunzioni e non ci sono i soldi per fare questo.
Io continuo a rimanere molto perplessa. La crisi della biblioteca è ovvia e sinceramente non riesco a trovare soluzioni davvero innovative.
Ho pensato: le biblioteche hanno già un catalogo online, allora perchè non poter anche ordinare il prestito di un libro da quel catalogo? A fronte di una piccola spesa per attivare questo servizio per l'utente che lo richiede, la biblioteca potrebbe spedire i libri e poi l'utente potrebbe restituirlo se la biblioteca è vicina oppure concordare il reso.
Ed anche gli ebook: so che rendere disponibili i libri in formato elettronico dipende dalle case editrici principalmente, ma tutte le biblioteche dovrebbero attrezzarsi per favorirne il prestito.
Penserò ancora a qualcosa...intanto vorrei sapere da voi, da chi mi legge, se avete in mente altre possibili soluzioni per salvare la biblioteca!
A presto!!
(spero con un post dedicato al restauro!)