Bentornata a me!
Lo so, l'assenza è stata prolungata ma impegni vari mi hanno tenuta lontana dal blog.
Ho finito finalmente (e spero per sempre!) le lezioni all'università.
Devo dire che il mio giudizio finale non è molto positivo (senza contare che ancora devo finire alcuni esami, fare la tesi, ecc...e potrà solo peggiorare!)...ecco perchè non ho nessuna intenzione di continuare, almeno non qui a Torino.
Ho anche finito il corso di restauro. E questo mi rende molto triste :( In un prossimo post pubblicherò le foto degli ultimi lavori, in particolare della "scatola di conservazione" che è tanto bella quanto difficile da fare.
Ma oggi parliamo di ebook.
Certo ormai tutti parlano di ebook. Devo però dire che le mie riflessioni partono da un libro, anzi un ebook, che ho preso in prestito su MLOL (ve ne parlai qualche post fa).
La lettura digitale e il web: lettori, autori ed editori di fronte all'ebook / a cura di eFFe. - Milano: Ledizioni, 2011
Questo libro è stato scritto da blogger e addetti ai lavori in occasione di un convegno annuale sul futuro del libro. Uno dei capitoli più illuminanti è stato, per me, il capitolo sul rapporto che gli utenti hanno con l'ebook. La blogger che si è occupata di questo aspetto ha sottoposto un questionario ad un campione di utenti raccattati attraverso vari social network e le risposte sono state molto interessanti.
Moltissimi, davvero moltissimi utenti hanno letto almeno un ebook, e moltissimi ne hanno letto almeno uno "pirata".
Certo, la pirateria c'è ed esiste da sempre. Solo ultimamente si stanno decidendo a combatterla. Io mi schiero a favore, nella guerra digitale mi metto sul fronte degli Anonymous. Quando ho detto al mio professore che secondo me il DRM Adobe è inutile, gli si sono rizzati i capelli. Ma senza pirateria avremmo accesso ad un millesimo della conoscenza che potremmo invece avere grazie ad essa e ad internet. Restando nel campo degli ebook: soprattutto ultimamente ne ho letti tanti. Ebook di libri che magari non avrei mai comprato perchè secondo me non ne valeva la pena o per mille altre ragioni. Li ho trovati gratuitamente e li ho letti, li ho amati, odiati, in ogni caso mi sentivo più ricca. La stessa cosa mi succede per le riviste o ancora di più per i telefilm: ma perchè dobbiamo essere privati di serie spettacolari o averle in Italia con un ritardo mastodontico che a quel punto è inutile discuterne online perchè sono storia vecchia.
Per mille miliardi di ragioni io sono a favore della libera circolazione delle informazioni.
Vi faccio poi un esempio che mi è capitato il mese scorso a proposito di ebook pirata.
Dopo aver visto il film di Hunger Games, una mia amica mi ha passato (e a sua volta li avevi ricevuti da altre persone) i primi due libri (ovviamente piratati) di questa trilogia. Li ho letti e divorati in quattro giorni anche se erano in un formato abbastanza scomodo perchè scritti troppo in piccolo e non si poteva modificare il carattere. Bene, dopo qualche giorno è uscito in libreria anche il terzo libro della serie in italiano. Il giorno stesso sono capitata alla Feltrinelli e l'ho preso in mano: 17 euro! Ma attenzione, c'è anche l'ebook: 9 euro! La mia amica mi guarda e mi dice: beh di certo non mi compro l'ebook, non spendo 9 euro per qualcosa che non mi rimane. Io l'avrei comprato invece perchè così avrei avuto tutta la trilogia in digitale, altrimenti mi sarei dovuta comprare anche i primi due in cartaceo. La sostanza però era semplice: quel libro volevamo leggerlo. Alla sera torno a casa, faccio una semplicissima ricerca su Google... ed eccolo lì, l'ebook pirata del terzo volume della trilogia. Qualcuno l'aveva già messo in rete. Ho poi scoperto che questo qualcuno aveva comprato l'ebook originale e l'aveva condiviso.
Insomma: è stato davvero semplice. Se non fosse stato così semplice magari qualche soldo l'avrei speso.
Cosa ci volete, è una questione controversa. Io sono una persona fondamentalmente egoista e penso al mio piacere. Non penso che in questo modo l'autore e l'editoria avranno sempre meno soldi.
Però poi penso al cinema e alla musica. Il concetto è lo stesso. Voglio dire la pirateria in campo musicale esiste da quando esistono gli mp3.. diciamo fine anni '90? Eppure continuano ad uscire dischi e così anche nel cinema.
Ora la domanda è: l'ebook seguirà la stessa sorte degli mp3? Può essere. La cosa secondo me certa è che il libro NON avrà la stessa sorte del CD, o della musicassetta o del disco in vinile... il libro è libro da secoli e non ha mai cambiato supporto. Il suo corrispettivo digitale non gli darà filo da torcere. Magari l'ebook pirata permetterà una più ampia circolazione di testi, avvicinerà più persone alla lettura e se il libro sarà così bello da saper catturare il cuore del lettore, allora verrà acquistato in forma cartacea. Chi lo sa!
Vorrei tornare però un attimo al capitolo in questione di questo libro di cui stavo parlando. Dal questionario emergeva, ed è chiaro ormai, che uno dei più grossi problemi era il prezzo troppo elevato dell'ebook: in fondo si tratta solo di qualche Kilobyte!
Bene, ho appreso che non è così. Anche dietro all'ebook ci sono molti e molti costi. Innanzitutto bisogna pagare quella persona che trasforma il libro (meglio se pdf o doc, altrimenti per la scansione sono altri soldi) in formato epub. E questo lo fa per circa 30 centesimi a pagina, che non sono pochi. Poi bisogna pagare anche le piattaforme attraverso cui il libro verrà distribuito (pensate che la Aplle per metterlo in vendita su iBooks si prende il 30%). Poi bisogna pagare per applicare il DRM Adobe e poi c'è la percentuale che va all'editore e quella che va all'autore. Se l'ebook costasse 2 euro, pensate a quanto poco prenderebbe il povero autore.
Lo so, la questione è davvero controversa e vorrei sentire la vostra opinione.
Di una cosa sono assolutamente certa: il mondo cambierà ancora considerevolmente in questo campo!