Il Percorso di Studi

Ecco il post che risponde alla "fatidica" domanda chi sono?


Sono una studentessa del corso di laurea in Beni Culturali Archivistici e Librari dell'Università di Torino. A settembre inizierò il terzo anno.

Non ho mai avuto dubbi sul fatto che avrei scelto una facoltà umanistica, ma inizialmente ero orientata più verso Scienze della comunicazione. Poi, durante l'estate del quarto anno di Liceo Classico, è stata data la possibilità ad alcuni di noi di fare uno stage di 40 ore. Tra i posti disponibili io ho scelto la biblioteca, piuttosto che la casa editrice. Questo già era un segno dei miei interessi che cambiavano. Lo stage è stato perfetto, ho imparato moltissimo e spesso mi fermavo del tempo in più, oltre l'orario pattuito. Quando finii chiesi, quasi implorai, di poter restare, ma non mi fu possibile. Così decisi che sarei dovuta tornare in biblioteca, da quel lato del bancone. A settembre, quando stava per iniziare l'ultimo anno di liceo, andai sul sito dell'università e mi informai su questo corso che avevo solo sentito nominare vagamente. Il corso era relativamente recente, esisteva dal 2004, ed era esattamente ciò che volevo.
Ora non mi sono certo pentita della mia scelta, ma l'Università è meno rosa e fiori di quanto pensassi. Gli insegnamenti caratterizzanti sono pochi, forse perchè è un corso di laurea triennale. Ma essendo un corso "professionalizzante", sovvenzionato dalla Regione, forse avrebbe dovuto avere un'impronta diversa. Ed ecco poi la prima contraddizione: la Regione paga l'Università per tenere questo corso, ma poi non tutela la nostra professione. Che senso ha studiare per tre anni per poi vedersi prendere il posto da chi segue un semplice corso formativo di sei mesi? Questo è un altro argomento che vorrei approfondire: le prospettive di lavoro.
Ma torniamo all'Università. I miei compagni di corso sono 17 (ed eravamo partiti in circa 25), dunque ci conosciamo tutti, è un po' come essere una classe. La maggior parte di noi ha scelto il curriculm -bibliotecario- e solo 5 hanno scelto il curriculum -archivista-. Fra tutti i miei compagni, sono pochi quelli che realmente sono interessati alla professione. Alcuni sono lì per avere un pezzo di carta in mano, altri perchè incoraggiati dai genitori... certo, è meglio se la concorrenza si elimina da sola!
Gli iscritti al primo anno, l'anno scorso, sono stati solo 6. Imbarazzante. E non ne capisco il motivo. Tra l'altro dovrebbe essere un corso più che adatto a chi proviene da un liceo classico. Beh, noi siamo solo in 3.
Il corso non esisterebbe se non ci fosse il nostro professore di biblioteconomia (e bibliografia e catalogazione). Non solo perchè ci ha insegnato le basi teoriche della professione (ciò che ci distingue da chi segue un corso formativo di sei mesi), ma anche perchè ci permette di partecipare a conferenze, incontri e soprattutto ci ha permesso di fare del volontariato in una biblioteca. Non solo, insieme all'Aib stanno cercando un modo per tutelare la nostra professione, almeno qualcuno lo fa!
Qui a Torino è sempre lui che tiene in piedi il corso di laurea magistrale in Scienze Documentarie (il nostro naturale sbocco dopo la triennale), ma questo non basta per renderlo un corso realmente utile.
So che in Italia ci sono altri corsi come questo. A Pavia (dove insegna il prof. Weston, uno dei più importanti nel nostro campo), a Genova, a Padova, a Firenze, a Bari, a Catania, ma soprattutto a Roma (all'università Roma 3) c'è un corso che so essere veramente ben organizzato.

Quindi ora sapete chi vi parla. Non ho chissà quali competenze, ma ho molta passione. Inoltre tutte le esperienze che sto facendo al di fuori del corso di studi aggiungono sempre un po' di più al mio bagaglio di conoscenze.

Chissà se c'è qualcuno che ha scelto di seguire questo stesso percorso?

Buongiorno!
Speravo di poter avere più tempo per aggiornare questo blog, ma questi ultimi giorni sono stati frenetici a causa di vari impegni.

Oggi vorrei parlarvi di una piccola gita che ho fatto a Roma, grazie all'Associazione Prova e Riprova (ha sede a Torino e si occupa, a livello amatoriale, di restauro della carta e legature artistiche). Sono stati 4 giorni molto intensi e le visite che aveva prenotato erano tutte inerenti all'ambiente del Restauro del Libro.

La prima visita è stata quella all'Istituto di Patologia del Libro (Icpal). Qui si occupano di restauro di materiale cartaceo (quindi libri, documenti d'archivio, carte geografiche, stampe ed anche foto). Sono il punto di riferimento in Italia per questo genere di lavori in quanto tutto il lavoro viene preceduto da studi di ordine chimico e non solo. Da poco hanno anche aperto una loro scuola di restauro valida per il riconoscimento della professione a livello statale ed il corso dura 5 anni. Purtroppo non sono riuscita a seguire per bene le spiegazioni perchè mi sto solo avvicinando al mondo del restauro, ma prima d'ora non ne sapevo quasi nulla. Devo dire che ho assorbito come una spugna quante più informazioni possibili. Vi lascio qualche foto scattata all'interno dei vari laboratori.














Successivamente siamo andati a visitare l'Istituto Nazionale per la Grafica. In realtà questa visita non mi ha entusiasmata molto, mi sono rimaste impresse le cose che mi sono piaciute di meno, cioè le imitazione moderne delle silografie (o xilografie), davvero di pessimo gusto. Anche loro hanno un laboratorio di restauro ed in quel momento erano alle prese con la ricostruzione di un libro proveniente da Palermo. Parlo di ricostruzione perchè il volume era composto da moltissimi disegni che erano stati esposti singolarmente per una mostra, ma adesso dovevano essere riuniti in un unico volume, come erano in origine. Il laboratorio è piccolino e ci lavorano solo due persone.

Poi siamo andati alla Biblioteca Nazionale di Roma, la seconda biblioteca più importante insieme a quella di Firenze. Circa 10 anni un architetto ha modernizzato la struttura interna della biblioteca ed ha avuto un'idea geniale secondo me. Vi descrivo in breve la struttura poichè non ho fatto foto, nè le ho trovate sul web. Quando entrate avete davanti a voi un lunghissimo corridoio, ai lati del quale delle porte danno sulle sale lettura divise per aree tematiche. Al centro del corridoio una struttura, un muro, con un andamento a "onda" ospita -nasconde- nelle anse i cataloghi cartacei, gli schedari. Dall'esterno una scritta si questo muro vi comunica ciò che troverete dietro. Visto che ormai i cataloghi cartacei sono pressoché inutili, ma non si possono eliminare, hanno deciso di nasconderli in questo modo. Purtroppo la situazione della biblioteca non è molto rosea, come del resto quella di nessuna biblioteca. Ci hanno spiegato che non hanno abbastanza fondi per gli acquisti e hanno dovuto disdire molti abbonamenti a riviste, non hanno fondi per la digitalizzazione né per il personale che in vent'anni si è dimezzato (attualmente i dipendenti sono circa 200). Eppure il lavoro ci sarebbe, eccome. Sono una delle prime biblioteche ad avere già adottato il software gestionale Sbn Web e tutto ciò che ne comporta (dal punto di vista dell'utente: tessera elettronica, prestito informatizzato e molto altro). Vi parlerò meglio di Sbn Web quando avrò potuto testarlo "dall'interno". La biblioteca Nazionale di Roma (come moltissime altre) si basa sul sistema dei magazzini, a scaffale aperto ci sono solo le opere di consultazione nelle sale lettura. Hanno 10 piani di magazzini con corridoio lunghi 300m ed altrettanti piani di libri manoscritti e rari. Abbiamo potuto vedere qualche esemplare e ci hanno spiegato, di ognuno, la storia che li ha portati lì. Molto interessante. Quasi tutti erano passati da Sotheby's, la casa d'aste inglese. Infine abbiamo visitato il laboratorio di restauro, dove lavorano 6 persone. L'ho trovato un po' spartano, del resto si occupano principalmente di sistemare i libri più usurati, i lavori delicati li passano all'Icpal.

E per finire abbiamo visitato la Biblioteca dell'Accademia dei Lincei e Corsiniana. Il direttore della biblioteca non mi ha fatto una buona impressione. Innanzitutto si era completamente dimenticato della nostra visita e dunque non aveva preparato nulla. Ci ha raccontato nei minimi dettagli la storia e l'evoluzione della Biblioteca (per altro molto interessante) e ci ha fatto vedere alcune legature di pregio. Guai ad interromperlo con delle domande. Un uomo pieno di sé... sarà l'atmosfera dell'Accademia dei Lincei? Da quello che ho potuto vedere passando per le stanze avevano opere molto interessanti come il Theatrum Orbis Terrarum di Ortelio, uno dei primissimi atlanti, della seconda metà del '500. E' davvero un peccato che la biblioteca sia utilizzata quasi esclusivamente da studiosi.

Dimenticavo, siamo anche andati a visitare l'abbazia di Farfa, nella campagna romana. Il posto era davvero bello, ma l'abbazia decisamente meno. A parte la guida, pessima, l'edificio era stato restaurato circa 10 anni fa e chi ha fatto il lavoro doveva essere un incompetente. Il cortile interno era stato riverniciato di bianco e dava la sensazione di un edificio appena costruito, quando invece è un edificio antichissimo: basta pensare che a Carlo Magno piaceva così tanto che vi ha trascorso le due notti precedenti la sua incoronazione a Roma, la notte di Natale dell'anno 800 d.C. Ad ogni modo, la parte che più ci interessava era la biblioteca. Per fortuna è arrivato un frate (l'unico dei 6 rimasti che si occupa della biblioteca) a spiegarci qualcosa, poichè la guida (ripeto, pessima!) non sapeva nulla. Ci ha mostrato moltissimi manoscritti, perlopiù di ordine religioso, ma comunque interessanti. I libri antichi prevalgono in quella biblioteca e avrei voluto osservarli meglio, purtroppo era tutto dietro un vetro. Ho potuto constatare come in effetti la differenza tra i libri manoscritti e gli incunaboli sia veramente minima. Il merito, però, va soprattutto ai manoscritti, alcuni così perfetti da non far notare la differenza con un libro stampato. Purtroppo non ho potuto quasi mai fare foto ai libri.



Direi che questo post ha raggiunto dimensioni troppo elevate :)
Come sempre, vi invito a commentare, specialmente se avete delle domande o dei chiarimenti.
A presto!

Una nuova avventura!

E così, per l'ennesima volta nella mia vita, mi ritrovo davanti alla pagina bianca di una piattaforma di blog, per scrivere il primo post.

L'idea di scrivere questo blog l'avevo in testa già da un bel po', ma non mi veniva in mente un titolo e così continuavo a rimandare.

Pian piano scoprirete quali saranno gli argomenti che tratterò in questo blog, ma una cosa è certa: i protagonisti saranno i libri. Non potrebbe essere altrimenti, del resto ho deciso di dedicare a loro la mia vita.

Per il momento vi lascio con un elenco di titoli di libri che parlano di libri. Questo è uno dei miei generi preferiti, soprattutto ultimamente.
  • I libri di Luca - Mikkel Birkegaard
  • Il ladro di libri incompiuti - Matthew Pearl
  • I custodi del libro - Geraldine Brooks
  • La biblioteca scomparsa - Luciano Canfor
  • Il libro dei libri bugiardi - Melissa Katsoulis
  • Le figlie del libro perduto - Katherine Howe
  • La biblioteca dei libri proibiti - John Harding
  • La rilegatrice dei libri proibiti - Belinda Starling
  • La libreria del Buon Romanzo - Laurence Cossé
  • Il libro del domani - Cecelia Ahern
  • La biblioteca dei segreti - Rachel Hore
Probabilmente ne ho dimenticato qualcuno. Se ne avete altri da consigliarmi, potete farlo attraverso un commento e, sempre con questo mezzo, potete chiedermi una recensione più approfondita di uno di questi libri oppure, se li avete letti, darmi un vostro parere.

Vi lascio con un piccolo indizio di ciò che mi piacerebbe fare nel mio futuro: la protagonista dell'ultimo libro di questo elenco (La biblioteca dei segreti) fa quasi esattamente il lavoro che vorrei fare io.

Spero che l'argomento libri (e, ve lo anticipo, biblioteche) possa interessare ancora a qualcuno. Non sono contraria agli e-book, ma sono anche sicura che nulla potrà mai sostituire un buon libro. Ma parleremo anche di questo. Vorrei che questo blog diventasse davvero un luogo di dibattito e scambio di opinioni sul fantastico molto dei libri.

Infine, vi lascio un link per me molto importante: La mia "Biblioteca" Su aNobii
Se anche voi avete un account su aNobii, aggiungetemi se vi va.

A presto,
Cristina.